“Firenze: Città leggera” è il progetto che nasce da Cyclologica con la mission di trasformare la città in una immagine di respiro, di riduzione dell’inquinamento, dello stress, di recupero delle relazioni, del tempo e degli spazi urbani. Ad oggi più di 60 negozi si rivolgono a CyL quotidianamente, partecipando ad un progetto innovativo per rendere Firenze una città sostenibile e più bella. Una città che respira.
Oggi la nostra tappa si ferma in una cooperativa di donne: Fiamma Petrovich e Silvia Nannini della libreria indipendente Tatatà; si trova davanti alla Gondoletta (già Bottega di Vittorio Gassman, ora Centro nazionale di produzione diretto da Virgilio Sieni) in via Santa Maria 38 rosso, prima era stato per molti anni un portone chiuso, fino a trasformarsi in anni recenti in un luogo vitale e di libri.
Il posto è pieno di dettagli interessanti e fuori dal consueto ed è difficile smettere di guardare. Tuffando gli occhi tra gli scaffali noti subito la particolarità e la passione delle due donne: libri di viaggi, botanica, un folto catalogo di libri per bambini e molto altro.
Non tutte le librerie sono uguali, chi ama il genere lo sa bene, quelle che fuoriescono dagli schemi commerciali e decidono di essere indipendenti come Tatatà sono cucite su misura del quartiere e non smettono di intrecciare cultura con lo stesso.
Cosa significa per voi essere nel quartiere di Santo Spirito?
Vicinanza: abbiamo scelto una parte della città centrale, ma ancora vissuta da chi ci abita per proporre un dialogo con le famiglie, le scuole, la biblioteca in Tasso e le associazioni intorno (come Lofo-io, Campuccio10, amici dei Nidiaci/Ardiglione..)
La vostra libreria è specializzata? ci potete introdurre il catalogo e spiegare le scelte?
All’apertura, il giorno dell’equinozio d’autunno del 2018, c’erano molti amici, pochi libri e una motocicletta in vetrina, la Poderosa del Che. C’era vicino una tavola di sughero bianca dove chiedevamo a chi entrava di suggerire che libri avrebbe voluto in questo spazio: il catalogo ristretto di oggi viene da quel dialogo, dai libri belli che vogliono essere letti in una città di cultura e di viaggiatori, una città che cura la sua anima verde; è cresciuta in questi 3 anni l’attenzione per i bambini e i ragazzi, con la chiusura di 3 librerie indipendenti qui in Oltrarno e una delle due specializzate in città.
Che legame c’è tra voi e le biciclette?
Entrambi abitiamo in Oltrarno e veniamo in libreria in bici; uno dei primi ad entrare in libreria nell’autunno 2018 è stato Vittorio Anastasia, editore di Ediciclo, su suggerimento di Paolo Ciampi, autore e ciclista: i libri di questa casa editrice indipendente ci accompagnano da sempre, la piccola filosofia di viaggio ci ha fatto conoscere anche Tiziano Fratus, dendrologo (che siamo sempre felici di ospitare in città); nell’estate del 2019 la biblioteca dell’Isolotto ci ha prestato un suo mezzo a pedali per seguire la settimana di CantieriCulturali; in autunno abbiamo parlato con Carmine (presidente e ideatore di Cyclologica) per la prima volta del progetto ciclo-libreria (su cui ci ha supportato Fondazione CRF); da settembre scorso abbiamo iniziato anche a collaborare con l’Associazione Aurora in piazza Tasso: ci troviamo bene con chi pedala, tanto da partecipare anche quest’estate a #Tasso21 (cooming soon, no spoiler)
Perchè scegliere Cyclologica?
Carmine ha le chiavi della libreria, anche in lockdown che gli orari erano difficili da mettere insieme, i nostri libri nella busta del pane sono arrivati a pedali in tutta la città; spesso sono regali che vogliono cura, leggeri anche nell’imballaggio; come cooperative collaboriamo su principi di mutualità che in LegaCoop vengono ora declinati anche in #direzione2030
Cosa intendete per “città sostenibile” e cosa secondo voi è possibile cambiare a breve?
La riflessione sulla “città sostenibile” la portiamo avanti da 3 anni con le nostre CreativeMornings Florence, anche Carmine è venuto come ospite a portare il suo pensiero sull’umanesimo della bicicletta; è un’esperienza che abbiamo inserito nell’Atlante dell’Economia Circolare e contiamo di riprendere nel chiostro della biblioteca in piazza Tasso quest’estate, quando sarà possibile scambiare idee in presenza all’aperto; per quello che ci riguarda in modo più stretto come “libreria sostenibile” ci auguriamo che l’amministrazione ci coinvolga presto nel tavolo di coordinamento per “il patto della lettura”, di cui siamo tra i primi firmatari: c’è urgenza di creare una cultura verde in città e per la città, noi facciamo la nostra parte, partendo appunto dalla lettura.